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mercoledì 9 giugno 2010

Il Cairo: il confine di Rafah aperto, ma non ancora per tutti

Scritto il 2010-06-09 in News

Imemc. L'Egitto afferma di voler mantenere indefinitamente aperta la sua frontiera con la Striscia di Gaza, a lungo chiusa, prendendo le distanze dall'assedio israeliano volto ad impoverire l'enclave.

La fascia costiera, che ospita circa 1,5 milioni di palestinesi, è rimasta sotto uno stretto blocco paralizzante dal 2007 [di fatto era già cominciato, ndr], quando Israele ha deciso di chiudere tutti i suoi terminali di frontiera.

Il valico di Rafah, nella parte meridionale del territorio - l'unico non nelle mani di Israele - era stato chiuso dalle autorità egiziane, rendendo di fatto il governo del Cairo collaboratore dell'assedio imposto da Tel Aviv.

Ma i funzionari egiziani hanno aperto il passaggio subito dopo l'attacco di Israele del 31 maggio contro il convoglio di aiuti umanitari, che ha provocato la morte molti attivisti internazionali a bordo della flotta di sei navi.

Il ministro degli Esteri egiziano ha dichiarato lunedì che il confine con la Striscia di Gaza sarebbe rimasto aperto "fino a nuovo ordine", respingendo così le accuse israeliane volte ad incolpare il Cairo di aver incoraggiato Tel Aviv a rafforzare il blocco in modo da premere sul governo di Hamas a Gaza.

"È l'Egitto ad aver rotto il blocco", ha riportato Associated Press martedì 8 giugno, citando il portavoce del ministero, Hossam Zaki. "Non abbiamo intenzione di permettere la fuga della potenza occupante dalle sue responsabilità", ha poi sottolineato.

Permettendo al momento il transito solo alle persone malate, agli studenti e a coloro che hanno ottenuto il permesso da parte dell'agenzia di sicurezza egiziana, l'Egitto non ha ancora concesso che ci sia un passaggio completamente libero da e verso il suo territorio da parte dei palestinesi.

L'Egitto, come Israele, sta ostacolando il trasporto di materiali da costruzione verso la Striscia di Gaza assediata, che si trova in una situazione di disperato bisogno di ricostruzione a seguito della devastante offensiva israeliana durata 22 giorni denominata "Piombo Fuso".

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