CHI VIVE NELLA LOTTA MUORE LIBERO
con tutto il fervore rivoluzionario
le compagne ed i compagni
hasta siempre Salvatore, Zio Antonio e Claudio

SENZA RAPPRESENTANZA NÉ ISTITUZIONE
NEL TUO RICORDO PER LA RIVOLUZIONE

lunedì 25 novembre 2013

ricordando Benedeto Petrone

Il COMITATO DI QUARTIERE CITTA' VECCHIA RICORDA IL COMPAGNO BENEDETTO PETRONE ( BENNY) UCCISO PER MANO FASCISTA IL 28 NOVEMBRE 1977.
Giovane comunista che il 28/11/1977, mentre chiacchierava con amici, fu aggredito da una squadra di neofascisti; rallentato nella fuga dai postumi della poliomielite che lo aveva colpito da bambino, venne ucciso a colpi di coltello e cacciavite. Il solo responsabile che venne condannato si suicidò poi in carcere.
DURANTE LA SERATA CI SARA' UNA MOSTRA FOTOGRAFICA CHE RICORDERA' I GIORNI DEL TRAGICO ASSASSINIO E DOCUMENTI VIDEO SULL'ANTIFASCISMO.
OCCASSIONE QUESTA PER RICORDARE I TANTI COMPAGNI UCCISI E PER NON DIMENTICARE CHE L'IDIOZIA FASCISTA UCCIDE ANCORA.

TARANTO E' ANTIFASCISTA!!!


giovedì 21 novembre 2013



BASTA CROLLI E MURI ALZATI DA POLITICI INDAGATI




Dopo l'ennesimo crollo avvenuto martedì 12 Novembre nella via Nova, postierla storica e suggestiva della città vecchia, che ha rimarcato lo stato di abbandono e degrado in cui versa da tempo il borgo antico, tra l'indifferenza della politica locale, si assiste nuovamente alla vergognosa pratica di murare i già pochi accessi rimasti, senza neanche interpellare i residenti.
Ancora una volta non si attuano politiche reali di salvaguardia del patrimonio storico-culturale e nonostante le numerose chiacchiere spese da sempre più politicanti, ci si limita ad attendere che altri crolli permettano nuove speculazioni, senza curare minimamente la vivibilità del quartiere.
Riteniamo che una politica di valorizzazione e salvaguardia del nostro patrimonio culturale non possa sicuramente avvenire senza interventi concreti che mirino a restaurare e mettere in sicurezza tutti gli stabili pericolanti. Assistiamo quotidianamente a sprechi e investimenti che continuano a favorire palazzinari e speculatori, mentre gli interventi di 'sicurezza' sui crolli si limitano a muri che ghettizzano sempre di più il quartiere. Ovviamente questi interventi di facciata, oltre a non risolvere il problema dei crolli, diventano un ulteriore ostacolo alla vita quotidiana degli abitanti stessi, sia dal punto di vista sociale che economico, rendendo complicate anche le più banali attività quotidiane.
Risulta impossibile credere che davvero le istituzioni abbiano anche solo pensato di candidare Taranto a capitale della cultura europea 2019, quando il più importante patrimonio culturale di questa città viene abbandonato a se stesso, attendendo che il continuo degrado permetta ulteriori speculazioni con la complicità delle istituzioni criminali.

Pretendiamo interventi strutturali rapidi e definitivi e non i soliti rimedi insensati e insufficienti ( le cosiddette 'pezze a colori').

PER QUESTO INVITIAMO TUTT* A PARTECIPARE AL PRESIDIO DI CONTROINFORMAZIONE CHE TERREMO SABATO 23 DALLE ORE 10.30 IN VIA GARIBALDI ANGOLO VIA NOVA
( NEI PRESSI DELLA CHIESA SAN GIUSEPPE)
LA CITTA' VECCHIA E' DI CHI LA VIVE




Comitato di Quartiere Città Vecchia-Casa Occupata via Garibaldi 210

mercoledì 13 novembre 2013

GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE DONNE CONTRO scritto da Isabella Lorusso


GIOVEDI' 21 NOVEMBRE, ALLE ORE 19.00, PRESENTIAMO CON LA PRESENZA DI ISABELLA LORUSSO, IL SUO LIBRO "DONNE CONTRO". A SEGUIRE CI SARA' UNA CENA POPOLARE.

http://www.youtube.com/watch?v=1-4oSVzmzW4

"Questo libro è un viaggio che dura quindici anni, inizia a Barcellona nel 1997 e finisce a Mosca nel 2012. Si tratta di una raccolta di interviste realizzate a donne che hanno vissuto la guerra civile spagnola e che appartengono a gruppi politici diversi: sono anarchiche, marxiste, antifasciste e libertarie. Unite nella differenza e divise negli ideali queste donne hanno cercato di lasciare questo mondo migliore di come l’hanno trovato. È un libro pensato, realizzato e scritto da donne, donne che mi hanno accompagnato durante le interviste, suggerito percorsi di ricerca e ospitato nelle loro case. Donne con un fucile in spalla, un megafono in mano e un bisturi tra le dita; donne in trincea e donne rinchiuse in casa, donne infermiere, scrittrici, donne miliziane e donne operaie. Donne appostate ad ogni angolo di casa, ad ogni palpito di lotta, ad ogni trincea di vita. Mosca 22 dicembre 2011".

Isabella Lorusso

Isabella nasce ad Ostuni e, dopo il liceo, si trasferisce a Bologna per studiare Scienze Politiche; con una borsa di studio Erasmus vive, nel 1995, a Barcellona dove incontra e intervista gli ultimi militanti del POUM reduci da una guerra che hanno condotto (e purtroppo perso) tanto contro i fascisti quanto contro gli stalinisti. Nel 1997 si trasferisce a Madrid e lì milita nel gruppo di appoggio alle madri di piazza di maggio ed è attiva anche nella Escalera Karacola, la casa occupata e gestita da sole donne.
Nel 2002 si trasferisce in America Latina e lì insegna italiano non sono negli Istituti di Cultura e nelle Università peruviane, ma anche e soprattutto nelle carceri di massima sicurezza ove incontrerà i guerriglieri dei maggiori gruppi politici del paese, appartenenti a Sendero Luminoso e all'MRTA. Per la sua formazione politico-militante viene anche chiamata a gestire vari casi di violazione di diritti umani nelle carceri di Tumbes e Lima, ove denuncia gruppi paramilitari che operavano, in nome dello stato, contro sindacalisti e guerriglieri durante i vent'anni di guerra civile e sotto la dittatura di Alberto Fujimori Fujimori. Rientrata in Italia descrive le sue esperienze in America latina nel libro Otokongo, che le ricorda un ponte alla periferia di Lima. Poi continua a dedicarsi alla scrittura, e nel 2013 vengono alla luce ben tre dei suoi libri: "T1/3. Storia di un femminicidio" che racconta di un caso di femminicidio che Isabella vive sulla sua pelle; "Donne contro", intervista a donne che hanno vissuto la guerra civile spagnola e fondato gruppi femministi anarchici e marxisti; e "Un dìa sin ti", una raccolta di testi politici e personali scritti interamente in lingua spagnola, pubblicati in varie riviste in Italia, Spagna e in America Latina.
Nei vari anni partecipa e fonda molti gruppi femministi in varie parti del mondo tra cui Lilith luna piena di Bologna; Lisistrata di Milano; Las rebeldes di Barcellona; GALF (gruppo activistas lesbianas y feministas) di Lima; Manuelita Saenz di Cuzco; Mujeres Libres di Bologna e collabora a una trasmissione radiofonica a Radio Onda Rossa di Milano e Brescia chiamata "Tutte le donne del mondo".
Attualmente vive e lavora a Bologna dove si occupa di counseling (psicologia), dell'insegnamento della lingua italiana e spagnola ed è in procinto di scrivere e pubblicare il suo sesto libro.

-Libri pubblicati di Isabella Lorusso :
nel 2010 pubblica il saggio " Spagna ’36 – Voci dal POUM", Ibiskos Editrice Risolo, raccolta di interviste sulla guerra civile spagnola; nel 2012 è la volta di Otokongo, Ibiskos Editrice Risolo, il suo secondo libro, dove descrive le sue esperienze in America latina. Nel 2013 pubblica "T 1/3. Storia di un femminicidio" , Ibiskos Editrice Risolo; "Donne contro", csa editrice,e un libro interamente in lingua spagnola dal titolo "Un dìa sin ti" , una raccolta di racconti e di testi giornalistici scritti per vari giornali in Spagna, Italia e America Latina.

giovedì 7 novembre 2013