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venerdì 4 giugno 2010

Gli attivisti e i marinai uccisi dagli israeliani sarebbero 19 e non 9. Alcuni corpi gettati in mare. Dura denuncia al rientro in Italia

Gli attivisti e i marinai uccisi dagli israeliani sarebbero 19 e non 9. Alcuni corpi gettati in mare. Dura denuncia al rientro in Italia

Diciannove morti e molti gettati in mare. Nel blitz dell'esercito israeliano "ci sono stati almeno 19 morti e parecchi cadaveri sono stati buttati in mare" ha riferito Manolo Luppichini appena rientrato all'aeroporto di Ciampino, a Roma. "Ho la testimonianza delle infermiere che stavano sulla nave, parecchi cadaveri sono stati buttati in mare e ci sono 170 feriti alcuni dei quali in gravissime condizioni". L'attivista ha raccontato di essere stato picchiato nell'aeroporto dall'esercito israeliano: "siamo stati lasciati senza acqua, trattati come bestie". Al suo arrivo in Turchia fallisi ha raccontato che Luppichini è rimasto coinvolto in una "violenta discussione" con le forze di polizia israeliane. "Un ragazzo di origine palestinese di nome Osama si è messo a discutere con la polizia, sono cominciate a volare parole grosse e qualche sberla, a quel punto Manolo è intervenuto per difenderlo. I poliziotti lo hanno portato via", ha detto. "Quando stavamo per muoverci per l'aeroporto, io ho chiesto che fine avesse fatto Manolo, la polizia mi ha risposto che sarebbe arrivato di lì a poco e invece non l'ho più visto".

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