CHI VIVE NELLA LOTTA MUORE LIBERO
con tutto il fervore rivoluzionario
le compagne ed i compagni
hasta siempre Salvatore, Zio Antonio e Claudio

SENZA RAPPRESENTANZA NÉ ISTITUZIONE
NEL TUO RICORDO PER LA RIVOLUZIONE

mercoledì 29 giugno 2011

aperitivo jazz


SABATO 2 LUGLIO
ore 21
IL COMITATO DI QUARTIERE PRESENTA:
APERITIVO JAZZ...
MUSIC BY Antonio
DJ SELECTA ZioUmberto

sabato 18 giugno 2011

comunicato stampa

I Comitati per l'Autorganizzazione Sociale di Taranto, come parte integrante dei cittadini in mobilitazione, aderiscono e promuovono la manifestazione PER LA NOSTRA TERRA, che si terrà a Lizzano il 19 Giugno in piazza IV Novembre.

La manifestazione è in perfetta sintonia con il percorso che i movimenti nella  provincia di Taranto stanno costruendo per arrivare a Suburbana nell'ultima settimana di Luglio.

Siamo fermamente convinti che i movimenti, espressione genuina della cittadinanza, debbano porsi in una dimensione progettuale capace di portare le proprie esigenze nelle 'stanze dei bottoni' e riuscire a portare avanti una politica differente, una politica che sulla sanità, sui rifiuti, sull'istruzione e sul lavoro porti vantaggi ai cittadini e non ai soliti noti.

I rifiuti sono il pezzo iniziale di un percorso di rivendicazione più profondo che, anche alla luce dei risultati referendari, si riappropria dei beni comuni e comincia a partecipare in maniera attiva alla loro gestione.

Rifiuti zero è un esempio di politica virtuosa che concilia le esigenze economiche dei cittadini e le loro esigenze sanitarie, per noi inviolabili.

Mediante la politica rifiuti zero si permette un risparmio sull'acquisto della merce in quanto un prodotto riciclato costa di meno in produzione di un prodotto nuovo e permette di eliminare dal territorio impianti come gli inceneritori e le discariche che da anni portano lo scempio e il degrado uccidendo il territorio ed inquinando l'aria e le falde acquifere.

L'iniziativa PER LA NOSTRA TERRA è un ulteriore tassello per un percorso di emancipazione culturale e territoriale che ci permetta di liberarci dalle scelte calate dall'alto che fino ad ora hanno prodotto solo percentuali abnormi di tumori, morti bianche, rischi antropogenici e non hanno mai risposto al problema della disoccupazione e del precariato giovanile, né della vivibilità delle città.

Rilanciamo quindi l'invito ad essere tutti e tutte presenti il 19 Giugno in piazza IV Novembre a Lizzano alle ore 20.

Per quanto tempo ancora accetteremo di compromettere la nostra salute mentale e fisica senza vedere un minimo miglioramento nella vivibilità dei territori, per quanto ancora accetteremo che qualcuno decida per noi, per quanto tempo ancora accetteremo che questa terra non abbia futuro?
Comitati di Quartiere Taranto

mercoledì 8 giugno 2011

LO SCEMPIO NUCLEARE

Fukushima oltre ogni previsione: radiazioni raddoppiate e fusione totale dei reattori
                      
Per mesi la Tepco e i funzionari giapponesi si sono rifiutati di ammettere che si fosse verificata una qualche fusione nei reattori di Fukushima.
Poi (il 15 maggio) hanno ammesso la fusione nel reattore n1, sostenendo però che nei reattori 2 e 3 si era trattato di fusioni solo parziali.
Infine lunedì 6 giugno hanno ammesso quel già si sapeva: ci sono state fusioni totali in tutti e tre i reattori della centrale nucleare di Fukushima Daiichi. (Il meltdown è il caso più temuto, l’incidente peggiore: vuol dire che le barre di combustibile passano dallo stato solido a quello liquido, con reazioni varie, e il rischio che la micidiale miscela radioattiva crepi il vessel e penetri nel sottosuolo inquinando falde freatiche, terreni , acque circostanti…e il mare come sta accadendo.Fino – estrema possibilità – alla corteccia terrestre in quella che viene definita ”sindrome cinese” dal film omonimo).
Come ha riportato, fra gli altri, la CNN, riferendo quanto detto dalla governativa Nuclear and Industrial Safety Agency (NISA) “si tratta di una nuova valutazione che va ben oltre le precedenti dichiarazioni sull’estensione del danno provocato dal terremoti e dallo tsunami dell’11 marzo”. La Tepco fino al 24 maggio scorso aveva descritto uno scenario ben diverso, affermando che nei reattori 2 e 3 la temperatura nei due reattori si era sostanzialmente raffreddata e che non vi era stata fusione totale del nocciolo. Il termine meltdown veniva accuratamente omesso, dalla società, rileva il 6 giugno il Washington’s blog, che ha seguito passo passo le varie fasi dell’incidente e ricorda come un ingegnere dell’università del Michigan, il prof. Gary Was che,intervistato dalla CNN, dai dati riportati già temeva il peggio in tutti e tre i reattori. La fusione sarebbe avvenuta molto più rapidamente di quanto non si fosse capito. Vale a dire quasi subito. Tanto che la NISA ora stima che la quantità di radiazioni rilasciate nell’atmosfera nella prima settimana non sia stata di 370,000 ma di 770,000 terabecquerels. Sebbene l’agenzia sottolinei che comunque si tratti di un valore pari solo al 10% delle radiazioni rilasciate nel disastro di Chernobil – osserva il Mail online- la revisione dei dati mostra il fallimento nel contenere l’incidente si sia risolto in un livello di contaminazione delle zone circostanti molto più alto di quanto si sia inizialmente ritenuto.
Inoltre tracce di plutonio sono state trovate all’esterno del reattore n. 1 ed è stato confermato che provengono dalla centrale (a quanto riferisce Kyodo News)....
L’Agenzia internazionale avrebbe saputo già a fine marzo della fusione, avendo ricevuto la relazione di un supertecnico americano, Chris Allkison, basata su una accurata simulazione, ma avrebbe omesso passi successivi.
Il meltdown era avvenuto subito, 50 minuti dopo il guasto al sistema di raffreddamento del reattore n.1, sosteneva Allison.
(MGB, LaStampa)
                      
Pubblicato da "Uniti Per La Salute " Associazione ONLUS

SUBURBANA 2011

PROPOSTA DI ASSEMBLEE INTERPROVINCIALI PER LA COSTRUZIONE DEL CAMPEGGIO POLITICO DI LOTTA SUBURBANA DA TENERSI A TARANTO.

Il percorso di confronto e scambio condiviso nel corso dell’ultimo anno tra comitati auto-organizzati dei quartieri di Taranto e le associazioni territoriali volte alla difesa dei beni comuni e alla salvaguardia della salute collettiva ha fatto in noi maturare la determinazione a procedere in questa direzione: abbiamo pensato che il Festival di Suburbana di quest’anno potesse assumere un significato più ampio, ricercando prioritariamente il confronto esterno. Questo significherebbe che nel periodo in cui si svolgerà Suburba na si potrebbe ospitare un campeggio politico di approfondimento dei temi di interesse collettivo, quali ad esempio la tutela dei beni comuni, la salvaguardia della salute, il precariato intellettuale (…).
Il campeggio sarà costruito in tutte le sue fasi, politiche e tecniche, nell’assemblea che produrrà il primo gruppo di lavoro e di adesione alla proposta.

Pensiamo che siano maturi i tempi affinché le esperienze territoriali avanzino verso una ricerca di un punto di vista generale, sia in funzione della gestione della politica dal basso che della sua espansione nella società. Mentre oggi si lotta solo in risposta alle emergenze e le esperienze si sviluppano in ambiti ancora circoscritti, il nostro intento è di definire un progetto di sviluppo territoriale creando sintesi, ragionando sulle difficoltà e sui metodi che si sono rivelati di migliore impatto rispetto ad altri e mettendo a punto nuovi metodi per promuovere un cambiamento sociale e culturale.
Auspichiamo di raggiungere il superamento dei limiti attuali attraverso un percorso collettivo, prodotto dalla ricchezza delle diversità, in cui maturi l’ambizione al cambiamento del progetto di società in esperienze di gestione collettiva dei percorsi sociali.

Suburbana ha voluto in questi anni riempire le proprie giornate di contenuti derivanti dal lavoro annuale. In questo momento sentiamo il bisogno di aprirci ad una fase di osservazione e analisi dell'attuale che consenta a noi e a tutti gli elementi attivi nelle lotte per la tutela dei diritti di riposizionarci a Settembre in spazi progettualmente sempre più larghi e radicali, per promuovere lo sviluppo del nostro territorio nel rispetto dei diritti collettivi, dei beni comuni e contrastare il perseguimento dei profitti in ambito energetico, bellico, sanitario a danno della collettività. Pensiamo infine che il campeggio po ssa essere una buona esperienza di confronto per creare dei messaggi chiari ed efficaci, che ci distinguano da chi svende le lotte e i diritti, nonché da chi si valorizza tradendo la base per abbracciare massoni, speculatori, disonesti e gente come Don Verzé.

L'assemblea preparatoria e decisionale che riguarda la costruzione di un campeggio a Taranto nell’ultima settimana di Luglio si è svolta sabato 4 Giugno, presso il Comitato di Quartiere (via arco Paisiello G18) Città Vecchia di Taranto.
Durante l'assemblea tutti gli interventi puntualizzavano la necessità di realizzare un fronte unico sulla questione dei beni comuni, non semplicemente per esprimere un opinione sui diversi argomenti ma per poter far crescere e maturare un diverso modo di GESTIRE le risorse: dall'acqua all'energia alla sanità, la cittadinanza deve costruire la propria alternativa a un sistema rappresentativo che ha fallit o miseramente il suo mandato storico.
Tutta l'assise è fermamente convinta che i temi trattati sono nella quotidianità delle lotte presenti in Italia e più specificatamente nelle province pugliesi. Si è dunque deciso di organizzare assemblee itineranti nelle varie province per confrontarsi sulle prospettive da dare a quella parte di popolazione che è stanca di sentirsi ospite o addirittura cliente della società in cui vive.
La necessità di attivare percorsi di protagonismo attivo siamo convinti che è presente in tutte le lotte territoriali sviluppatesi in Puglia; si tratta di collegarle in una cornice che veda la popolazione gestire le risorse del territorio in cui vive, partendo dai piani provinciali dei rifiuti che vanno costruiti con la cittadinanza e PER la cittadinanza; che prevedano quindi la strategia rifiuti zero. Così come la questione sanità che, con l'operazione San Raffaele del Mediterraneo, si appresta a fare scuola e a portare alla privatizzazione della sanità; in tale ambito Taranto è un laboratorio per tutta la Puglia, ed è quindi con tutta la Puglia che vorremmo affrontare il problema creando e imponendo dal basso un piano sanità adeguato ai problemi della popolazione e non della speculazione.
Suburbana vuole essere un momento fondamentale per la connessione delle lotte 'dal basso' senza dichiararsi come unico luogo in cui far crescere dinamiche collaborative, ma offrendosi come prima possibilità per un percorso che dovrà poi crescere sui vari territori richiamando ad appuntamenti locali e generali .
Il periodo sarà particolarmente propizio anche per continuare a parlare di acqua, al di là dell'esito referendario: la gestione della risorsa idrica mediante organismi popolari è ciò che realmente i firmatari di quel referendum vogliono realizzare, ed è proprio di come gestire le risorse che dovremo parlare, perché senza un confronto allargato su tali problematiche non riusciremmo neanche a fornire prospettive se non limitate e/o resistenziali.

venerdì 3 giugno 2011

SABATO 4 giugno 2011

RITORNA L'APERITIVO POPOLARE AL COMITATO DI QUARTIERE CITTÀ VECCHIA..
MUSICA, PIATTI POPOLARI E SUBURBANA!!!