CHI VIVE NELLA LOTTA MUORE LIBERO
con tutto il fervore rivoluzionario
le compagne ed i compagni
hasta siempre Salvatore, Zio Antonio e Claudio

SENZA RAPPRESENTANZA NÉ ISTITUZIONE
NEL TUO RICORDO PER LA RIVOLUZIONE

venerdì 21 ottobre 2011

Con la faccia pulita

Ci sarà una “zona rossa”, delimitata da una serie di check point e di blocchi costituiti da una serie di new jersey, sistemati nei punti chiave […]
Il presidio interforze […] prevede l’impiego di oltre 1700 poliziotti, carabinieri, finanzieri e reparti della Forestale, più i vigili del fuoco […]
Gli elicotteri seguiranno dall’alto l’evolversi della situazione, attimo dopo attimo.
Gli operai […] hanno rinforzato ancora i sistemi di sicurezza con nuove recinzioni e cancelli protetti da barriere di filo spinato, modello israeliano, cioè dotato di piccole lame sottili e affilate.
Al fianco dei reparti interforze, gli alpini della Taurinense con i loro mezzi, una quindicina di Iveco Lince, considerati tra i migliori blindati del mondo, più un cingolato Bandvagn 206, costruito dalla svedese Hägglunds (trazione su quattro cingoli, può trasportare 17 uomini), complessivamente un centinaio di militari che hanno allestito la rete dei collegamenti radio e postazioni dotate anche di visori notturni. Molti dei dettagli del sistema di difesa […] sono ancora protetti dal segreto.
I manifestanti […] si ritroveranno di fronte una barriera di new jersey di cemento armato sormontati da robuste reti di acciaio. Non avranno altra scelta che rientrare al punto di partenza […]
Un ruolo importate, strategico in un contesto così complesso, è affidato ai detective della Digos…

A quale contesto si riferisce questo bollettino di guerra? Provate a indovinare.
Genova 2001?
Sbagliato, acqua, acqua.
La manifestazione della FIOM di domani?
Sbagliato, ma… fuocherello: con i tempi che corrono non ci sarebbe da meravigliarsi che Maroni e Marchionne intendano prima o poi intimidire anche con questo spiegamento di forze tutte quelle Blue Bloc (tradotto: Tute Blu) che osano sfidare i divieti di Alemanno difendendo la Costituzione in piazza del Popolo.
Allora? Non ci arrivate? Ve lo diciamo noi.
L’esercito schierato, i cingolati, il filo spinato, gli elicotteri e tutto l’ambaradan sarà lì, domenica prossima, in Val di Susa, sembra incredibile, a dimostrare che sono capaci di fare una grande opera “con il consenso della popolazione”.
La popolazione si guarda intorno incredula e si chiede: ma come, abbiamo detto che daremo un taglio, a mani nude, a volto scoperto e a testa alta e loro si preparano così? Ma sono matti? Avranno capito male? Boh… roba da non crederci. E aggiunge: ci sarebbe da incazzarsi e invece non ci pensiamo neanche. Qualcuno più smaliziato osserva che forse mettono in campo i carri armati per costringerci a tirare pietre… ma noi non siamo mica scemi, conosciamo i vecchi trucchi.
A noi interessa dimostrare che questo cantiere non s’ha da fare. Potranno forse schierare l’esercito tutti i giorni per vent’anni? Non siamo mica all’estero, non possono inviare una missione “di pace” o umanitaria che dir si voglia come in Libia, Afghanistan, ecc.ecc. Riusciranno a far fessi per tanto tempo i poveretti seduti al parlamento europeo a cui hanno dato a intendere che i sindaci e tutti quanti sono d’accordo? Mah…

Il bollettino di guerra riportato fedelmente sopra è tratto da un articolo apparso oggi su La Stampa a firma di Massimo Numa: nella rincorsa quotidiana a chi si fa interprete più fedele delle indicazioni che arrivano dall’alto è imbattibile, supera di gran lunga Paolo Griseri che l’altro ieri su Repubblica ha dato il meglio di sé, Paolo si rassegni. Numa è anche molto meglio del suo compagno di banco Zancan che l’altro ieri ha intervistato Perino, con tanto di telecamera a seguito, ha messo il video sul sito de La Stampa ma, puntando sul fatto che un video un po’ noioso stufa presto e nessuno lo guarda fino in fondo, ha messo anche nero su bianco su sito e quotidiano in edicola. Verso la fine dell'intervista Perino, rispondendo a una domanda un po’ maliziosa aveva ipotizzato che i poliziotti avrebbero tentato in ogni modo di non farci avvicinare alle reti. “E quindi?” Risposta di Perino: “E quindi le prenderemo come abbiamo sempre fatto” (andate a vedere il video, se non l’hanno ancora tolto lo trovate qui: http://multimedia.lastampa.it/multimedia/in-italia/lstp/88572/).
Voi avreste avuto dubbi sul significato della risposta? Sapete come ha trascritto la risposta lo scrivano Zancan: “Prenderemo il cantiere” (la trascrizione è stata tolta dal sito…. nel frattempo gli avvocati avevano fischiato il fallo…)

Questo è il clima di sereno confronto che si respira dalle nostre parti.
In questa armonia il PD torinese chiede che venga vietato manifestare, Maroni risponde no, così non vale, il campionato deve andare avanti, mettiamo un po' di cingolati e di filo spinato e vediamo come reagiscono. Le veline calate dall’alto che descrivono scenari di guerra, gli articoli di stampa che soffiano sul fuoco sperando nell’incendio e tutto il resto descrivono bene l’aria che tira in Valsusa.
Ma noi siamo sordi, ciechi e muti. Noi cercheremo semplicemente di dare un taglio alle reti, mica ce la prenderemo con chi le difende.
E lo faremo a mani nude, a volto scoperto e a testa alta, come abbiamo detto e scritto.
E ne usciremo con la faccia pulita.
Alla faccia loro, che il consenso se lo devono scordare.

20 Ottobre 2011

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