Caso
Gori, il Tar dà ragione ai Comitati per l’acqua pubblica
Accolto
il ricorso presentato dai Comitati riuniti nella Rete civica per
l’acqua pubblica Ato3, insieme a Federconsumatori Campania e Comune
di Visciano.
La
prima sezione del TAR Campania, presieduta dal magistrato Antonio
Guida, ha ritenuto pienamente fondate le ragioni dei Comitati civici
che da anni denunciano gravi inadempienze, disservizi e mancanza di
trasparenza nella gestione di GORI s.p.a., a tutto danno dei
cittadini utenti e dei costi in bolletta.
Il
Tribunale amministrativo ha riconosciuto che l’aumento delle
tariffe del servizio idrico era giustificato solo dalla necessità di
salvare GORI dai debiti, senza indagare sulla legittimità delle voci
di spesa e degli investimenti effettuati, tra l’altro con una
delibera votata il 2 agosto scorso dall’assemblea dei sindaci senza
la maggioranza prevista dallo statuto dell’ente.
“Una
grande vittoria che dimostra ancora una volta la validità delle
nostre denunce – sottolineano i rappresentanti dei Comitati – è
inaccettabile continuare a scaricare sui cittadini i costi delle
inefficienze e del clientelismo, frutto del patto scellerato tra mala
politica e finanza speculativa, in particolar modo in un periodo in
cui aumentano senza sosta i costi di tutti i servizi essenziali. Un
successo dei Comitati che hanno contestato la delibera di aumento
delle tariffe in tutte le sedi preposte, ad iniziare proprio dalla
stessa assemblea del 2 agosto in una seduta concitata e piena di
tensione, dove molti dei sindaci presenti ritenevano che i comitati
dovessero essere messi alla sbarra. La mobilitazione è continuata
sia nelle piazze sia in sede di udienza presidiando la sede del Tar.
Adesso è arrivato il momento che il socio privato ACEA s.p.a. lasci
la gestione ai legittimi proprietari, ossia i cittadini e i 76 Comuni
appartenenti all’Ato3 Sarnese-Vesuviano. La responsabilità è
nelle mani dei sindaci – continuano i Comitati - con l’auspicio
che prendano finalmente coscienza della situazione e pongano fine ai
disastri finora compiuti, rispettando l’esito dei referendum e
affidando il servizio ad un ente di diritto pubblico democratico e
partecipato”.
Il
prossimo appuntamento della Rete civica per l’acqua pubblica è
l’assemblea pubblica prevista giovedì 26 aprile alle ore 17.30 a
Nola nella Chiesa dell’Immacolata, uno dei luoghi simbolici della
campagna. Un nuovo punto di partenza per il percorso che porterà nei
prossimi mesi i Comitati in numerose città del territorio per
promuovere la ripubblicizzazione. Tra i relatori presenti
all’iniziativa Alberto Lucarelli, docente universitario ed
Assessore ai Beni comuni del Comune di Napoli, protagonista della
stesura dei quesiti referendari.
19
aprile 2012
Rete
civica per l’acqua pubblica – Ato3 Campania
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