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martedì 26 gennaio 2016

“Nessun compagno è solo”. Solidarietà con i compagni antifascisti greci arrestati.

 
In relazione agli eventi avvenuti prima e dopo la contromanifestazione antifascista del 26/01/14 in opposizione al Movimento Patriottico delle spie para-statali di Kavala.
 
Nella prime ore del mattino di domenica 26/01/14, poche ore prima il concentramento antifascista in Faliro Park, i fascisti di Kavala hanno ancora una volta svolto il fin troppo noto ruolo di spie. Solo che stavolta il loro compito era più avanzato e non si sono limitati a spiare. Dopo aver spaccato la facciata del negozio di un nostro compagno, che è molto conosciuto per la sua attività antifascista, essi hanno cercato di dar fuoco all'interno del locale, mettendo in pericolo in questo modo le vite degli occupanti del palazzo – il negozio è situato nelle vicinanze di Agios Nikolaos, dove il sabato notte, a causa delle macchine parcheggiate nelle vie pedonali, i mezzi antincendio avrebbero impiegato molto tempo ad arrivare. Dopo l'intervento di residenti della zona, come di persone dai locali notturni circostanti, il peggio è stato evitato Il nostro compagno, una volta informato dell'attacco al suo negozio, è andato a vedere cosa fosse successo. Pochi momenti dopo sono arrivati alcuni agenti di polizia in borghese, essendo stati avvisati da alcuni residenti. In questo momento il nostro compagno viene informato che prima della distruzione e l'incendio del suo negozio, c'era stato uno scontro tra un gruppo di antifascisti e un gruppo di membri del Movimento Patriottico; questi ultimi erano là a guardia dello spazio del Parco Municipale per il loro evento su Imia (isolotto conteso tra Grecia e Turchia, che dette luogo ad una crisi tra i due paesi tra il dicembre del 1995 e il gennaio del 1996 – i nazionalisti greci celebrano con manifestazioni il 26 gennaio, data in cui un prete e il sindaco di Kalymnos issarono sull'isolotto la bandiera greca) della mattina successiva. La guardia del Movimento Patriottico conferma ancora una volta in modo indiscutibile il loro ruolo para-statale. Fino ad ora noi sapevamo che i responsabili della sorveglianza degli spazi pubblici erano i poliziotti; ma come gli stessi patrioti para-statali, dove lo stato non arriva, i cittadini prendono il suo posto. Ciò che il Capo della Polizia di Kavala, Avraam Koskeridis, non ha reso chiaro, è se i suoi servi sono pagati per questo lavoro o se si comportano come volontari a causa della crisi economica. 
 
Storicamente, il ruolo delle squadre paramilitari della Seconda Guerra Mondiale (collaboratori dei nazisti) era lo stesso dei nazisti in Germania: gridare la loro propaganda anti-comunista e unificare il popolo in uno stato interclassista, totalmente controllato dal potere dei padroni (per esempio: nazione e coscienza nazionale), essi volevano terrorizzare e distruggere la classe lavoratrice, che aveva appena iniziato a prendere coscienza di se stessa e dei propri interessi autonomi. Per questo motivo i fascisti greci collaboravano con i fascisti tedeschi con entusiasmo, per sopprimere le rivolte e le lotte ( ma più che altro la coscienza) della classe lavoratrice. Oggi, in una situazione di crisi finanziaria, il ruolo dei fascisti è quello di sopprimere, in nome dell'unità nazionale, ogni forma di lotta e resistenza contro i nostri sfruttatori. La guerra contro il fascismo, oggi come allora, è la guerra della classe lavoratrice contro la dittatura del capitale, che pone i profitti al di sopra della vita umana. Oltre ad essere i servi dei padroni, questi puri patrioti che pongono la patria sopra ogni cosa, eccellono tra coloro che fanno affari con i locali, con le bande dei kalashnikov e affini. I soldi guadagnati nel mercato nero sono solo un lato della ricompensa che essi ricevono per i loro servizi. L'altro lato è il finanziamento da parte dei servizi segreti. I fascisti para-statali erano, e sono tuttora,, l'estensione della mano dello stato-mafia greco. Il nostro compagno, alla presenza di alcuni suoi compagni – che erano accorsi nella zona quando erano venuti a conoscenza della distruzione del negozio – è stato informato dai poliziotti che avrebbe dovuto presentarsi al locale dipartimento di polizia, dal momento che il tentato incendio è un reato perseguibile d'ufficio; inoltre, dal momento che è il proprietario del negozio, gli è stato detto che era richiesto che sbrigasse alcune formalità. Questo era necessario indipendentemente dal fatto che egli non volesse intraprendere azioni legali o che volesse servirsi dei canali della giustizia ufficiale. Dopo un'attesa di tre ore alla stazione di polizia, gli è stato detto che era in arresto perché alcuni membri del Movimento Patriottico lo avevano denunciato. Durante l'attesa di tre ore al dipartimento di polizia, sono sfilati tutti gli alti ufficiali, dal Direttore della Sicurezza Simoudis, il Capo del Dipartimento, A. Koskeridis. Ovviamente, i poliziotti, ad un altro piano, stavano mettendo a punto la montatura con i patrioti. L'accusa principale consisteva nel reato di “disturbo dell'ordine pubblico a volto coperto”. L'unica e sola prova per le accuse erano i testimoni membri del Movimento Patriottico. Questa è una tipica tattica dei fascisti in tutto il paese, non importa che siano Alba Dorata, Movimento Patriottico o qualche altro gruppo nazionalista. Prima agiscono come provocatori (per esempio distruggendo il negozio) e dopo, con l'assistenza dei poliziotti producono montature contro gli antifascisti. 
 
Un simile tattica era usata contro un antifascista dopo che aveva dichiarato pubblicamente di essere stato minacciato da membri del Movimento Patriottico di Kavala sul suo posto di lavoro. La collaborazione tra la polizia di Kavala e il Movimento Patriottico ha un obiettivo; sopprimere e attaccare ogni resistenza locale che sussiste nella comunità di Kavala – come il Collettivo Autonomo e lo squat Vironos 3 – e terrorizzare il resto. Ma i puri patrioti spie non si sono fermati qua. Circa 20 di questi che erano rimasti nel Parco Municipale hanno attaccato e pestato 2 studenti universitari, chiamandoli feccia anarchica, quando questi ultimi stavano tornando a casa dopo una notte passata fuori. 
 
Questo è il fascismo contemporaneo, per cui l'apparenza esteriore è un indicatore delle credenze politiche delle persone che camminano nella propria città il sabato notte, e un motivo per i patrioti fascisti per attaccarli. Naturalmente, la polizia di Kavala e una parte dei media locali non hanno menzionato essuno degli eventi sopra descritti e non hanno esitato a diffondere notizie false. Specificamente, essi hanno presentato il nostro compagno arrestato come se fosse stato arrestato durante lo scontro al Parco Municipale, mentre in realtà egli è andato al dipartimento di polizia senza che nei suoi confronti fino a quel momento vi fosse alcun ordine di arresto o detenzione. Non è sorprendente per noi che, nonostante vi fossero decine di persone arrestate prima della manifestazione antifascista (arresti che colpivano antifascisti), non vi erano arresti per l'attacco incendiario contro il negozio del nostro compagno antifascista; questo, nonostante il fatto che c'erano poliziotti in borghese vicino al negozio e decine di testimoni dai vicini locali notturni. Noi non siamo sorpresi neanche della propaganda del terrore, coltivata da specifici media locali in tandem con i poliziotti di Kavala, o dai deliranti discorsi fascisti di alcuni giornalisti e dei loro ospiti. Poche ore dopo la manifestazione antifascista, organizzato dal Collettivo Autonomo di Kavala, Squat Vironos 3 e singoli antifascisti, ha avuto luogo a Parco Faliro. Dai primissimi momenti della manifestazione, il parco era circondato da numerose squadre antisommossa (da 8 a 10) e molti poliziotti in borghese. Non appena gli antifascisti (dalle 150 alle 170 persone da Kavala e altre città) hanno bloccato la strada di fronte al parco i furgoni della polizia hanno bloccato a loro volta la strada allo scopo di impedire agli antifascisti di raggiungere il Parco Municipale, dove allo stesso tempo stava avendo luogo il raduno fascista. Non solo i neo-nazisti di Alba Dorata hanno preso parte al raduno fascista, ma anche altri gruppi neo-nazisti, come l'Esercito Nazionale Socialista di Macedonia e altri fascisti più o meno conosciuti del nord della Grecia. Nel corso del tempo gli antifascisti erano nella strada, cantavano slogan e distribuivano volantini. Dopo la fine della contro-manifestazione, le persone hanno formato cordoni tenendosi gli uni con gli altri e si sono mossi verso lo squat Vironos 3, con le squadre antisommossa che li seguivano e che poi sono passati intorno allo squat, insultandoli e facendo gesti agli antifascisti. Per noi l'antifascismo militante è una scelta per tutti coloro in fondo alla piramide sociale, che sono sul lato perdente dell'attacco scatenato da parte dello stato-partito dei padroni, insieme ai loro servi, i fascisti, volte a svalutare il lavoro, la nostra vita e la nostra dignità. I campi di concentramento, i licenziamenti, la disoccupazione, l'attacco al welfare, alla salute, all'istruzione e alla cultura; anche tutti questi sono aspetti del fascismo. 
 
Il fascismo è sostanzialmente un attacco contro quelli che lo Stato e i padroni credono molti in questa società e questo fascismo non indossa necessariamente una svastica. E in occasione del raduno fascista su Imia e i festeggiamenti o memoriali di odio da parte del Movimento Patriottico fascista di Kavala ... altri l' hanno detto che prima di noi, ma noi lo ripetiamo. Per noi, due opposti imperialismi sono in competizione nel mare Egeo, quelli degli stati greco e turco;ed è per questo che noi siamo contro tutti gli stati. Non esistono eserciti difensivi. La guerra tra gli stati è una guerra tra le classi dirigenti di sfruttamento; è il momento e il luogo in cui la forza lavoro- in eccesso per via della crisi economica- viene sterminata. Quello che dicono a proposito di ideali, della libertà, della democrazia, ecc, non sono altro che menzogne e truffe raccontate con l'intento di attirare la gente nel macello. Ma a parte i potenziali macelli, gli incidenti militari nel Mar Egeo sono una buona opportunità per le industrie degli armamenti per diventare più ricchi e di prendere tangenti sottobanco, facendo accordi, attraverso gli acquisti "armamento difensivo". Quindi, questo è il motivo per cui sono necessari i fascisti ossessionati dalla cultura militarista; per onorare i morti ogni anno al fine di rilanciare il militarismo e al nazionalismo, che sostengono questo stato di cose. 
 
Non vogliamo più morti per i loro loro giochi di sovranità statale. Noi non vogliamo più guerre. Non vogliamo che i confini insanguinino la mappa dei nostri dintorni. Al momento della pubblicazione di questo documento, abbiamo due compagni tenuti in custodia, dopo il rinvio a giudizio e le testimonianze dei patrioti fascisti con accuse simili (reato di 'disturbo dell'ordine pubblico, con i tratti del viso coperto', ecc). Il primo è stato tenuto in custodia dal prime ore del mattino di domenica ed il secondo dal lunedì pomeriggio, quando è andato volontariamente al comando di polizia locale, non appena ha scoperto che le stesse accuse erano state depositate anche contro di lui. In conclusione, abbiamo due cose da dire: Il seguitosi svolgerà per le strade .. con antifascismo militante autonomo... Nessuno compagno è da solo nelle mani dello Stato. Solidarietà con i nostri compagni arrestati!
Nei prossimi giorni pubblicheremo ulteriori informazioni sulla vicenda e sugli sviluppi giudiziari.
 
I compagni e le compagne:
COMITATO DI QUARTIERE CITTA’ VECCHIA
COMITATO DI QUARTIERE PAOLO VI
CASA OCCUPATA GARIBALDI