CHI VIVE NELLA LOTTA MUORE LIBERO
con tutto il fervore rivoluzionario
le compagne ed i compagni
hasta siempre Salvatore, Zio Antonio e Claudio

SENZA RAPPRESENTANZA NÉ ISTITUZIONE
NEL TUO RICORDO PER LA RIVOLUZIONE

venerdì 30 gennaio 2009

Dal blog del comitato per Taranto

Primi!!! Siamo le cavie del mondo!

Ambiente: Taranto è emergenza nazionale
ROMA – L'inquinamento di Taranto è «un’ emergenza nazionale»: stabilimenti che emettono (nel 2006) oltre i 23,4 milioni di tonnellate di CO2 (il 26% in più rispetto al 2002), per la diossina si parla di «un caso nazionale», 93 volte oltre il limite di guardia, il livello è salito del 28,2% tra il 2002 e il 2006 passando da 71grammi/anno a 93 grammi/anno. A fotografare la situazione della provincia pugliese è l’ Eurispes. Taranto rientra tra «le 14 aree a alto rischio ambientale a causa della forte concentrazione di insediamenti produttivi» e «del traffico marittimo del porto» vicini «al centro abitato». Allarmanti sono «le emissioni di sostanze inquinanti attribuibili ai grandi stabilimenti industriali», come «l'Ilva, l’Eni, l’Edison e la Cementir». Oltre alla CO2, tra il 2002 e il 2006, lo zinco è incrementato del 166,5%, il cromo del 60,2%, il rame del 59,9%. A Taranto, il valore medio delle polveri sottili (Pm10) e della concentrazione massima è il più alto tra tutte le province. Preoccupante anche lo sforamento del limite dell’ozono nell’aria e di biossido di azoto.
(La Gazzetta del Mezzogiorno)

L'Eurispes (Dal 1982 al 1993 si chiamava "Ispes") è un istituto privato di studi politici, economici e sociali, senza fini di lucro. Opera nel campo della ricerca politica, ecomomica, sociale e della formazione. Il suo presidente è Gian Maria Fara, sociologo e direttore del Corso di Laurea in Studi Politici e delle Relazioni Internazionali presso la Link Campus University of Malta, docente di "Sociologia generale" presso la stessa Università e di"Scienze dell'Opinione Pubblica" presso la Lumsa. L'Eurispes ogni anno pubblica il Rapporto Italia, un'analisi sullo stato della politica, dell'economia e della società italiana.

mercoledì 28 gennaio 2009

UN GIORNO IN PROVINCIA

Oggi il Comitato per Taranto, insieme a Presidio Permanente No Discariche, Legambiente, Comitato di Quartiere Città Vecchia, Peacelink, Vigiliamo per la Discarica ed altre associazioni ambientaliste si è presentato alla Provincia di Taranto per partecipare, nonostante non avesse ricevuto alcun invito, alla seconda conferenza consultiva di piano, relativa alle procedure di Vas per il Piano Provinciale dei Rifiuti Urbani.
Le associazioni hanno firmato e presentato ufficialmente un documento (riportato in seguito) per protestare contro il mancato invito del 'pubblico interessato' e richiedere tempi ragionevoli per poter prendere visione della corposa documentazione ed esprimere le proprie valutazioni.

Secondo la Provincia, non ci sarebbe stata alcuna intenzione di escludere il pubblico interessato. Infatti, ad alcune associazioni accreditate sarebbero state inoltrati degli inviti per posta ordinaria che, a quanto pare, non sono ancora giunti a destinazione.
Alla richiesta di utilizzare, per i prossimi appuntamenti, la posta elettronica è stato risposto che al momento la Provincia non ha la possibilità di mandare e protocollare le e-mail.

Gravissimo, però, è stato ciò che è accaduto fuori: alcuni esponenti delle forze dell'ordine hanno impedito a molti cittadini di Taranto e provincia l'accesso alla conferenza pubblica per almeno un'ora. La colpa dei "facinorosi"? aver appeso su via Anfiteatro alcuni striscioni su cui si chiedeva di non continuare a seguire la politica delle discariche e degli inceneritori. Per poter entrare, i cittadini avrebbero dovuto togliere gli striscioni, pena pesanti denunce. Alla fine le proteste e le ragioni (e la minaccia di chiamare la stampa...) dei cittadini hanno prevalso ed il 'pubblico interessato' ha potuto partecipare ai lavori.

I lavori sono stati incentrati sulla lunga ed esaustiva presentazione dei documenti redatti da parte dell'Arpa e dell'Ing. Notarnicola del Politecnico di Bari. Al momento preferiamo non esprimerci sui contenuti, in attesa di presentare all'Arpa ed alla Provincia di Taranto le osservazioni dei Comitati e delle Associazioni.

In seguito ci sono stati gli interventi del pubblico e degli addetti ai lavori. Ci sono state proposte e segnalazioni di punti critici del progetto da parte di molti addetti ai lavori di vari comuni della provincia (molto interessante quello dell'Ing. De Molfetta del Comune di Statte), mentre gli interventi dei cittadini, in particolare quelli di Leo Corvace e di Emiliano Ponzio, hanno sottolineato l'impossibilità di entrare nel merito tecnico dei documenti per mancanza di tempo. Ricordiamo, infatti, che i documenti, per un totale di 573 pagine, sono stati pubblicati sul sito della Provincia di Taranto, rispettivamente, il 20 e il 23 gennaio.

Una piccola nota: il dottor Archinà, rappresentante dell'Ilva di Taranto, era presente, si è prenotato ma ha rinunciato all'intervento. altri impegni o troppo "pubblico interessato" che prendeva appunti?

In conclusione, è apprezzabile la disponibilità dell'Arpa ad ascoltare l'opinione dei cittadini (cosa assai rara di questi tempi) e ci proponiamo di dire la nostra, insieme a chiunque voglia collaborare, per ottenere un piano dei rifiuti basato sul riutilizzo e che escluda soluzioni che possano ulteriormente compromettere la situazione ambientale, sanitaria e sociale della provincia di Taranto.
Siamo davvero tristi nel constatare che nel 2009 i limiti tecnici della macchina amministrativa provinciale pongano un serio freno alla partecipazione cittadina, e ci auguriamo che questi problemi vengano superati al più presto.
Stigmatizziamo fermamente, invece, il comportamento di chi crede che il suo ruolo e il suo distintivo possano essere utilizzati per minacciare e fermare i cittadini. A loro diciamo che i cittadini onesti e volenterosi non si faranno fermare da minacce senza fondamento e ricordiamo che la democrazia non è uno yogurt: non scade.

lunedì 26 gennaio 2009

27 GENNAIO TUTTI IN PROVINCIA!!!


Domani, 27 gennaio 2009, si terrà la seconda conferenza consultiva di piano, relativa alle procedure di Vas per il Piano Provinciale dei Rifiuti Urbani. La convocazione alla conferenza è stata inviata, dalla Provincia di Taranto, a numerosi enti ed istituti, mentre è stata palesemente ignorata la cittadinanza ed il mondo delle associazioni.
Pertanto, domani sarà necessaria la presenza dei cittadini alla conferenza per pretendere che:

- venga diramata una nuova convocazione della conferenza consultiva in oggetto con la partecipazione anche del “pubblico interessato”, come previsto dal “Documento di indirizzo” del piano e nel documento di “scoping” e sancito con la convenzione internazionale di Aarhus, recepita dall’Italia con legge n. 108/01, e che i pareri della cittadinanza siano vincolanti al momento della definitiva approvazione del piano;

- vengano dati tempi ragionevoli per poter prendere visione della corposa documentazione ed esprimere le proprie valutazioni. La data dell’11 febbraio come termine ultimo per produrre osservazioni è troppo ravvicinata, visto che i documenti, per un totale di 573 pagine, sono stati pubblicati sul sito della Provincia di Taranto, rispettivamente, il 20 e il 23 gennaio;

E’ indispensabile la partecipazione dei cittadini, delle associazioni e dei comitati nella procedura di Valutazione Ambientale Strategica, mirata ad ottenere un piano dei rifiuti basato sul riutilizzo e che escluda soluzioni che possano ulteriormente compromettere la situazione ambientale, sanitaria e sociale della provincia di Taranto.

IL 27 GENNAIO 2009 APPUNTAMENTO ALLE ORE 9 PRESSO LA PROVINCIA DI TARANTO, IN VIA ANFITEATRO 4.

27 GENNAIO TUTTI IN PROVINCIA


Domani, 27 gennaio 2009, si terrà la seconda conferenza consultiva di piano, relativa alle procedure di Vas per il Piano Provinciale dei Rifiuti Urbani. La convocazione alla conferenza è stata inviata, dalla Provincia di Taranto, a numerosi enti ed istituti, mentre è stata palesemente ignorata la cittadinanza ed il mondo delle associazioni.
Pertanto, domani sarà necessaria la presenza dei cittadini alla conferenza per pretendere che:

- venga diramata una nuova convocazione della conferenza consultiva in oggetto con la partecipazione anche del “pubblico interessato”, come previsto dal “Documento di indirizzo” del piano e nel documento di “scoping” e sancito con la convenzione internazionale di Aarhus, recepita dall’Italia con legge n. 108/01, e che i pareri della cittadinanza siano vincolanti al momento della definitiva approvazione del piano;

- vengano dati tempi ragionevoli per poter prendere visione della corposa documentazione ed esprimere le proprie valutazioni. La data dell’11 febbraio come termine ultimo per produrre osservazioni è troppo ravvicinata, visto che i documenti, per un totale di 573 pagine, sono stati pubblicati sul sito della Provincia di Taranto, rispettivamente, il 20 e il 23 gennaio;

E’ indispensabile la partecipazione dei cittadini, delle associazioni e dei comitati nella procedura di Valutazione Ambientale Strategica, mirata ad ottenere un piano dei rifiuti basato sul riutilizzo e che escluda soluzioni che possano ulteriormente compromettere la situazione ambientale, sanitaria e sociale della provincia di Taranto.

IL 27 GENNAIO 2009 APPUNTAMENTO ALLE ORE 9 PRESSO LA PROVINCIA DI TARANTO, IN VIA ANFITEATRO 4.

giovedì 22 gennaio 2009

aperitivo musicale

Venerdì 23 e Sabato 24 continuano gli aperitivi musicali al Comitato di Quartiere Città Vecchia. Serata di stuzzicheria con la musica reggae di DJ Shakallo e dei suoi ospiti. Inizio alle ore 20.00. Non mancate!

Il ricavato delle iniziative andrà a supporto delle spese legali del processo per associazione sovversiva a 19 imputati tarantini.


Arco Paisiello 18/g Città Vecchia Taranto

DAL PRESIDIO PERMANENTE NO DISCARICHE

Approfittiamo per invitare tutti gli artisti tarantini a partecipare all'estemporanea d'arte dal tema 'occupazione dei territori'...

che sia con militari o con mega discariche o con scelte calate dall'alto la nostra dignità continua ad essere calpestata... RIPRENDIAMOCI IL NOSTRO FUTURO

martedì 13 gennaio 2009

manifestazione nazionale roma


Sabata 17 Gennaio ci sarà a Roma una manifestazione nazionale in sostegno della Palestina...
da Taranto partirà un pulman alle 6,30 dalla concattedarle..

per adesioni e info: 3384981720/3343988788, 0994716012, palestinaAIpalestinesi@gmail.com
link utili: forum palestina

sabato 10 gennaio 2009

testo della risoluzione ONU 1860

TEXT OF RESOLUTION 1860 1. The Security Council stresses the urgency of and calls for an immediate, durable and fully respected ceasefire, leading to the full withdrawal of Israeli forces from Gaza.
2. The Security Council calls for the unimpeded provision and distribution throughout Gaza of humanitarian assistance, including of food, fuel and medical treatment.
3. The Security Council welcomes the initiatives aimed at creating and opening humanitarian corridors and other mechanisms for the sustained delivery of humanitarian aid.
4. The Security Council calls on member states to support international efforts to alleviate the humanitarian and economic situation in Gaza, including through urgently needed additional contributions to UNWRA and through the Ad Hoc Liaison Committee.
5. The Security Council condemns all violence and hostilities directed against civilians and all acts of terrorist.
6. The Security Council calls upon member states to intensify efforts to provide arrangements and guarantees in Gaza in order to sustain a durable ceasefire and calm, including to prevent illicit trafficking in arms and ammunition and to ensure the sustained reopening of crossing points on the basis of the 2005 Agreement on Movement and Access between the Palestinian Authority; and in this regard, welcomes the Egyptian initative, and other regional and international efforts that are underway.
7. The Security Council encourages tangible steps towards intra-Palestinian reconciliation including in support of mediation efforts of Egypt and the League of Arab States as expressed in the 26 November 2008 resolution, and consistent with Security Council Resolution 1850 (2008) and other relevant resolutions.
(**) 8. The Security Council calls for renewed and urgent efforts by the parties and the international community to achieve a comprehensive peace based on the vision of a region where two democratic states, Israel and Palestine, live side by side in peace with secure and recognized borders, as envisaged in Security Council Resolution 1850 (2008), and recalls also the important of the Arab Peace Initiative.
(**) 9. The Security Council welcomes the Quartet’s consideration, in consultation with the parties, of an international meeting in Moscow in 2009

martedì 6 gennaio 2009

Appello di solidarietà con il popolo palestinese

solidarietà con la Palestina

In queste ore la Striscia di Gaza è stata trasformata in una trappola mortale: l’esercito israeliano ha già fatto centinaia di morti e migliaia di feriti che moriranno nelle prossime ore, perché gli ospedali sono al collasso già da due anni a causa dell' embargo che ha bloccato anche i medicinali. I palestinesi di Gaza sono chiusi da ogni lato, dai militari israeliani e da quelli egiziani, sottoposti a micidiali bombardamenti e impediti a uscire da questo nuovo “ghetto di Varsavia” per cercare rifugio, alimenti, assistenza medica e protezione.

Gaza è assediata per terra e per mare da due anni: sono chiusi in trappola un milione e ottocentomila persone. La tregua non è stata rotta da Hamas o dalle altre organizzazioni palestinesi attive nella Striscia di Gaza, come dice la maggior parte dell'informazione occidentale, ma dalle autorità israeliane che durante la tregua hanno ucciso 25 palestinesi, effettuato arresti e rastrellamenti in Cisgiordania, mantenuto chiusi i valichi impedendo ai palestinesi di Gaza di entrare, uscire o ricevere i rifornimenti necessari per sopravvivere. Lanciare dei razzi è stata la carta che alcuni militanti palestinesi hanno tentato per rompere l' assedio, visto che la marina israeliana ha bloccato, tentando di speronarla, l'ultima delle navi pacifiste che portava a Gaza generi di prima necessità. Ogni equivalenza tra il lancio di razzi palestinesi a dicembre e i feroci bombardamenti israeliani è una ingiuria alla verità e alla giustizia.

Va precisato che il conflitto israelo-palestinese non è né millenario né religioso, e non ha nulla a che vedere con la sopravvivenza della popolazione ebraica: la Palestina è una terra dove numerose etnie e religioni hanno sempre coesistito (per esempio, un quarto della popolazione palestinese è cristiana) e non si può usare l’argomento dell’Olocausto, dato che i palestinesi non hanno nulla a che vedere con le atrocità della Germania nazista e dell’Italia fascista. Ma la funzione di sentinella strategica dell'Occidente consente ai governi israeliani di infischiarsi dal 1947 di qualsiasi risoluzione ONU, mentre per l'Iraq ignorarne una è stato pretesto formale per scatenare una guerra. Non solo, nelle ultime settimane non c’è nemmeno, da parte delle Nazioni Unite, una delle solite condanne retoriche e senza conseguenze pratiche nei confronti dello Stato di Israele.

Motivo contingente dell'operazione militare israeliana è il tentativo di instaurare un governo collaborazionista a Gaza: il ministro israeliano Tzipi Livni ha confermato che l’offensiva militare andrà avanti fino a quando non ci sarà un nuovo equilibrio di potere funzionale agli interessi israeliani. Sulla situazione in Palestina, inoltre, emergono le gravissime complicità dell’Egitto, che é arrivato a schierare le forze armate ai confini, facendo sparare contro i palestinesi che cercavano di fuggire dalla trappola di Gaza cercando rifugio e protezionein Egitto. Anche gli stati arabi sostanzialmente coprono l'operazione, mentre la popolazione di quei paesi, scende in massa in piazza per dimostrare la propria solidarietà nei confronti dei palestinesi (3 milioni di persone solo in Marocco)

I governi europei (incluso quello italiano) hanno preso posizioni formalmente equidistanti sulla mattanza in corso. Hanno però accettato e sostenuto l'embargo contro i palestinesi di Gaza ed hanno mantenuto i rapporti di collaborazione militare, scientifica, economica con le istituzioni israeliane. Il governo israeliano ha messo non solo l’Europa ma anche la nuova amministrazione USA di fronte al fatto compiuto, potendo godere di un livello di impunità per i propri crimini di guerra e contro l’umanità che la storia dal dopoguerra a oggi non ha assicurato a nessun altro stato.

Fino a quando vedremo, sentiremo e leggeremo nei mezzi di comunicazione che tutto ciò che sta accadendo oggi a Gaza, ieri in Cisgiordania e prima in Libano è colpa di coloro che sono aggrediti e massacrati e non dell’esercito israeliano, che cerca in tutti i modi di far scomparire dalla faccia della terra la Palestina?

Fino a quando continuerà la campagna per “giustificare l’ingiustificabile”, chiamando terroristi i membri di Hamas, gli unici vincitori delle elezioni più trasparenti che si sono celebrate in Medio Oriente?

Fino a quando ascolteremo quelle voci ipocrite che dicono di cercare “una soluzione pacifica del conflitto israelo-palestinese” senza dire alcunché sulla politica dello Stato d’Israele, preferendo creare la teoria dell’equidistanza, che mette sullo stesso piano sia i carnefici che le vittime?

Fino a quando lasceremo morire la Palestina, occupata da un esercito i cui metodi sono di una ferocia inaudita, senza dire nulla?

Il popolo palestinese vive un momento estremamente difficile dal quale potrebbe uscire ridotto ad una esclusiva questione umanitaria che negherebbe la sua aspirazione ad avere i diritti che spettano a ogni popolo.

Chiediamo che il massacro in corso cessi immediatamente, che si assicurino ai palestinesi i diritti che spettano a ogni popolo, che sia ristabilita la corretta informazione.

Invitiamo tutte le associazioni, i partiti, i collettivi e le realtà organizzate presenti sul territorio a firmare questo appello.

adesioni al 09/01/09: Comitati di quartiere Taranto, csoa cloro rosso, confederazione cobas, slai cobas, sinistra critica, presidio permanente No discariche, UDAP, ARCI Grottaglie, Comitato per Taranto, Primavera radio,Gigi Pulpito esecutivo regionale RdB/CUB Puglia, ARCI Provincia Taranto, Cosimo Borraccino presidente del gruppo P.d.C.I. in consiglio regionale, Calvani Annagiulia responsabile gruppo P.d.C.I. in consihglio regionale


invitiamo chiunque voglia sottoscrivere l'appello ad inviare le proprie adesioni all'indirizzo: palestinaAIpalestinesi@gmail.com

domenica 4 gennaio 2009

Palestina,continua il massacro

Il 27/12 alle ore 12 sulla Striscia di Gaza cominciavano a piovere le prime bombe da parte dei caccia israeliani. E' iniziata in questo modo l'offensiva israeliana denominata: "Piombo fuso” Centinaia di persone hanno perso la vita in questi giorni grazie ai "bombardamenti chirurgici contro obiettivi militari", nella quasi totale indifferenza della UE e con l'appoggio USA.
A meno di due mesi dalle elezioni israeliane, comincia in questo modo la campagna elettorale della Livni e di Barack decisi a dare il colpo finale ad un territorio che da diciotto mesi è sotto embargo e vive in totale segregazione. Una operazione militare su vasta scala, in preparazione da mesi, che probabilmente vorrebbe anche riscattare la figuraccia in terra libanese.
In tutto questo non sorprende la posizione di Fatah. Abu Mazen, leader dell'ANP, si è dichiarato disponibile a riprendere il "controllo" della Striscia o di ciò che ne rimarrà.
Le forze israeliane sono avanzate da ieri nella Striscia lungo tre direttive.
In una intervista alla radio militare, il ministro Benyamin Ben Eliezer ha assicurato che a Gaza la operazione “Piombo fuso” si sta svolgendo secondo i piani prestabiliti. Lo scopo di questa offensiva, ha precisato, è di creare una nuova situazione, grazie alla quale in futuro non si verificheranno più lanci di razzi palestinesi sul Neghev. Probabilmente vogliono radere completamente al suolo Gaza.
Alle 23:30 di ieri, 3 Gennaio, erano 460 i morti e 2300 i feriti tra i palestinesi. I cortei di solidarietà sono stati numerosi. A Casablanca in queste ore ci sono 3 milioni di persone in piazza, mentre circa un milione nella città di Istambul. Anche in Europa ci sono state molte manifestazioni. A Londra, Berlino e Parigi le più corpose. In Italia ci sono state nella giornata di ieri, 3 Gennaio, cortei in numerose città: Roma, Milano, Bologna, Parma, Vicenza. Nella nostra regione ci siamo visti a Bari, dove il corteo era aperto dalla comunità araba residente nel capoluogo pugliese.
Quella di ieri è stata solo la prima giornata di mobilitazione a cui devono assolutamente seguire numerose iniziative su tutto il territorio.
Per questo motivo convochiamo per oggi, 4 Gennaio, un’assemblea al Comitato di Quartiere, alle ore 18:30. Tutt* coloro che vogliono dare solidarietà alla Palestina e ai palestinesi sono invitati.

CINQUE ANNI


Dopo cinque anni di lotta... siamo ancora qui!
Siete tutti invitati al comitato di quartiere per l'autorganizzazione sociale 'città vecchia'
lunedì 5/01/09 dalle 19.00 in poi