CHI VIVE NELLA LOTTA MUORE LIBERO
con tutto il fervore rivoluzionario
le compagne ed i compagni
hasta siempre Salvatore, Zio Antonio e Claudio

SENZA RAPPRESENTANZA NÉ ISTITUZIONE
NEL TUO RICORDO PER LA RIVOLUZIONE

venerdì 15 aprile 2011

IV GIRONI DELLA MADONNA GIORNO 1 mercoledì

Mercoledì 20 aprile, alle ore 18,30, nel comitato di quartiere "Città Vecchia", arco Paisiello,
viene presentato il libro "Spagna 36. Voci dal POUM" 
con l'autrice, Isabella Lorusso.
Nel I995 l'autrice decide di raccogliere di persona delle testimonianze dai comunisti e dalle comuniste del Partido Obrero de Unificaciòn Marxista, vittima della repressione stalinista.
trova delle persone lucide che raccontano senza esitazione i fatti vissuti in gioventù. Costoro hanno continuato l'attività politica in coerenza coi propri ideali,
alcuni chiarendo con propri scritti le vicende interne al campo repubblicano relative alla propria esperienza.
Il libro risulta un documento sobrio ma appassionante, di lettura chiara e scorrevole; utile per l'oggi, in quanto contribuisce a evidenziare quei nodi
problematici relativi al modo di organizzarsi della classe subalterna nello sforzo che ha saputo produrre per superare i rapporti sociali tutt'ora vigenti.

IV GIORNI DELLA MADONNA GIORNO 2 giovedì


Giovedì 21 aprile, alle ore 21,00 nel comitato di quartiere "Città Vecchia", arco Paisiello,
dance hall con BOB ROCK E ZIO UMBERTO 
-garange-punk-alternative-folk and more..

Pionieri musicali, fucina di idee per i giovani che si affacciano al mondo della musica:
Bob Rock e Zio Umberto provenienti dal quartiere Paolo VI e specificatamente dalle case bianche, dagli anni che vanno dal '80 ad oggi insieme con Alfi-Alfi (anche lui delle case bianche) sono sempre alla ricerca di gruppi musicali emergenti da proporre all'interno della città in cui vivono. Bob Rock 47 anni e Zio Umberto 57 anni hanno iniziato a collaborare nel 90 all'interno dello scantinato di Bob dove hanno cominciato ad aggregare giovani del quartiere portandoli fuori dall'emarginazione e dall'eroina. 
   
IV GIORNI DELLA MADONNA GIORNO 3 venerdì

"Avevo un figlio Valerio, che riempiva la nostra vita e me lo hanno ammazzato. È caduto sul divano in quell'angolo, aveva la testa dove adesso c'è quel gattino di pezza. Sono stati i fascisti, forse per vendetta perchè Valerio faceva parte di Autonomia o forse per paura. Valerio era un loro nemico giurato, stava raccogliendo un dossier sui fascisti del quartiere, chissà? Ma da quel giorno viviamo con uno scopo, scoprire la verità su nostro figlio. Dare un nome ai tre assassini che ce l'hanno ucciso davanti agli occhi. Se la sua morte rimarrà un mistero. Mio figlio sarebbe ucciso per la seconda volta." Pina Carla Verbano

Venerdì 22 aprile, alle ore 18,30, nel comitato di quartiere "Città Vecchia", arco Paisiello,
viene presentato il libro "Valerio Verbano. Ucciso da chi, come, perchè" con l'autore,
Valerio Lazzaretti.

L'uccisione di Valerio Verbano non è un mistero. E' diventata tale solo per l'assenza di indagini vere, accurate, decise. Questo libro è un “processo indiziario” che copre abbondantemente quella assenza. Attraverso l'analisi di interrogatori, verbali, sentenze, documenti e libri prodotti dai neofascisti, ricostruisce e radiografa tutto quel che si mosse a destra tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli '80. Connette gruppi, figure, mitologie; fa luce sul proliferare di sigle sempre nuove e rivendicazioni multiple ideate per depistare, creare confusione, mimetizzarsi e cercare di parificare destra e sinistra. Compone i pezzi di un puzzle e alla fine qualcosa si capisce: ci sono individui, armi, identikit, formule retoriche che ritornano. Un cumulo di indizi che fanno chiarezza sulla morte di Valerio, ucciso il 22 febbraio 1980 nella sua abitazione, davanti ai suoi genitori legati e imbavagliati.

per info: http://www.valerioverbano.it/dblog/


IV GIORNI DELLA MADONNA GIORNO 4 sabato
 Sabato 23 aprile, alle ore 18,30, nel comitato di quartiere "Città Vecchia", arco Paisiello, 
viene presentata la serata, intitolata ViolAzione, che vuole dare degli spunti di riflessione sulle diverse forme di violenza di genere frutto del dominio del patriarcato, dello stato e della religione, le più antiche e persistenti forme di oppressione esistenti a cui la società sembra essersi assuefatta. Predominante è in primo luogo il femminicidio, neologismo con il quale si nomina ogni forma di discriminazione e violenza rivolta contro la donna “in quanto donna” a prescindere dall'età e dall'estrazione sociale.
L'iniziativa verterà su letture recitate di alcune testimonianze reali di donne violate e calpestate, che hanno però trovato la forza di lottare, di reagire e di uscire dal silenzio.
Saranno inoltre presentati allestimenti e illustrazioni relativi alle diverse problematiche di genere.
 

VITTORIO È STATO ASSASSINATO...

fonte: forumpalestina

Vittorio è stato ucciso per dare un segnale: 'State alla larga da Gaza e dalla Palestina'
Comunicato del Forum Palestina

Le cause e la dinamica del sequestro e dell'uccisione di Vittorio Arrigoni, attivista e corrispondente del movimento internazionale di solidarietà con la Palestina da Gaza, sono in corso di ricostruzione. Alcune informazioni e alcune valutazioni possono però essere indicate sin da ora.

Vittorio era in procinto di rientrare in Italia per poter collaborare alla missione della Freedom Flotilla che a maggio intende rompere l'assedio della popolazione palestinese di Gaza, un assedio che Vittorio ha sistematicamente denunciato e documentato da anni.

Vittorio è stato trovato già morto quando la polizia palestinese, aiutata dalla popolazione, era riuscita a trovare il posto dove era tenuto sequestrato. L'ultimatum di 30 ore dunque era solo pretestuoso. I sequestratori sono giovanissimi, di cui almeno uno è cittadino giordano e non palestinese.

Il gruppo che ha sequestrato e ucciso Vittorio appartiene alla galassia dei gruppi islamici salafiti, molto diversi dalla corrente dell'islam politico a cui fa riferimento il movimento Hamas che governa la Striscia di Gaza. Questi gruppi sono molto più attivi contro le altre correnti islamiche e i regimi arabi  accusati di apostasia  che contro l'occupazione israeliana della Palestina o la presenza militare USA in Medio Oriente.

Alcuni di questi gruppi islamici appartengono al network dell'islam politico che fa riferimento, viene finanziato e armato dall'Arabia Saudita. Alcuni di questi gruppi hanno già provocato scontri e serissimi problemi nei campi profughi palestinesi in Libano.

In queste settimane in cui le alleanze in Medio Oriente vengono bruscamente rimescolate dalle rivolte popolari e dalle tensioni in tutta la regione, la monarchia saudita ha stretto una alleanza con Israele all'insegna del comune nemico rappresentato dall'Iran e dalla sua influenza nella regione del Golfo e in Medio Oriente. Questa alleanza è stata rinsaldata in un recente vertice a Mosca nel quale erano presenti sia Netanyahu che i dirigenti dei servizi di sicurezza sauditi.

In queste settimane le autorità israeliane hanno avviato una campagna di intimidazione contro gli attivisti e le campagne internazionali di solidarietà con la Palestina, in particolare contro la Freedom Flotilla che partirà a maggio diretta a Gaza e la campagna di Boicottaggio, disinvestimento e sanzioni verso Israele. Le autorità israeliane hanno chiesto ai governi dei paesi da cui partiranno le navi o in cui sono attive le campagne di boicottaggio di intervenire contro gli attivisti. Il premier italiano Berlusconi ha già raccolto la richiesta del governo di Israele. I servizi di sicurezza israeliani si sono attivati per utilizzare ogni mezzo necessario per tenere gli attivisti internazionali alla larga da Gaza e dalla Palestina.

Non abbiamo tutte le prove, ma riteniamo che il sequestro e l'uccisione di Vittorio possa rientrare in un "lavoro sporco" realizzato dai gruppi islamici legati all'Arabia Saudita oggi alleata di Israele. Il messaggio agli attivisti internazionali è chiaro e inquietante: 'State lontani da Gaza, state lontani dalla Palestina', 'Nessuna internazionalizzazione sulla questione palestinese verrà tollerata dal le autorità di Tel Aviv e dai suoi alleati'.

Vogliamo mandare un messaggio chiaro e forte a tutti coloro che in Israele o nel mondo arabo, in Europa o negli Stati Uniti intendono stringere il cappio dell'isolamento e della liquidazione intorno al diritto all'autodeterminazione del popolo palestinese: non ci fermerete fino a quando in Palestina non ci sarà il pieno riconoscimento dei diritti dei palestinesi. Lo dobbiamo a questo popolo che lotta per la sua libertà da sessanta anni e adesso lo dobbiamo anche a Vittorio.

Per questo oggi saremo in piazza in tutte le città italiane.

15 marzo 2011


Il Forum Palestina

www.forumpalestina.org

tel.3335601759 - 3381521278

giovedì 14 aprile 2011

SEQUESTRATO VITTORIO ARRIGONI A GAZA CITY

Vittorio Arrigoni, scudo umano dell'Islam nella Striscia di Gaza, è stato rapito oggi da un gruppo armato salafita che minaccia di ucciderlo se entro 30 ore Hamas non libererà i prigionieri del gruppo detenuti nelle locali galere.
Nel video si vede chiaramente Vittorio malconcio, bendato e ammanettato mentre qualcuno gli tiene la testa per i capelli. Sul viso, tracce di sangue che partono da sotto la benda nera che gli copre gli occhi. Una musica copre il sonoro del video, mentre in sovraimpressione appare una scritta in inglese che recita: «Il popolo di Gaza si dispiace per quello che questi bigotti hanno fatto a Vittorio. Siamo sicuri che sarà presto libero e salvo».
Il video è stato postato oggi su Youtube da «This is Gaza Voice».
Una brutta notizia per il popolo palestinese e quanti da sempre sostengono la sua lotta di liberazione. Vittorio, dal suo sito guerrillaradio.iobloggo.com fornisce quotidiani aggiornamenti dalla Striscia sulle condizioni del popolo palestinese e i continui atti di guerra israeliani.
Durante il massacro dell'operazione "Piombo Fuso" dell'autunno 2009 era stato l'unico italiano a restare in loco a raccontare gli effetti dei bombardamenti israeliani mentrei giornalisti dellla Rai commentavano al sicuro negli studi di Tel Aviv.
Trai suoi ultimi post di ieri commentava le dichiarazioni di Berlusconi di voler fermare la partenza della Freedom Flottilla 2 perché "non lavora per la pace nella regione". Vedremo cosa sarà in grado di fare per permttere la liberazione di Vittorio...
Per intanto, a esprimere la vicinanza a Vittorio e pretenderlo subito libero, sono gli uomini e le donne di Palestina che scrivono migliaia di commenti sui social network condannando "l'atto vergognoso", promettendo di fare del loro meglio per liberare "quest'uomo coraggioso".

fonte: infoaut