DOPO LE COZZE DA MAR
PICCOLO. SOTTO A CHI TOCCA.
Martedì 4 ottobre nel
corso della prima uscita pubblica di informazione e partecipazione,
in giro per i vicoli della Città Vecchia, davanti alle botteghe,
all’uscita dell’asilo ci siamo confrontati con i residenti per
conoscere le loro condizioni e per chiedere cosa ne sappiano del
“Piano di Rigenerazione Urbana”.
La reazione di curiosità
è venuta spontanea ed immediata. La gente del posto, non è
informata su quello che sta accadendo e ciò crea disagio, ma
anche e soprattutto desiderio di sapere, necessità di dire la
propria opinione, di mostrare la loro situazione attraverso il
racconto della loro storia di vita quotidiana. Tutti, soprattutto le
mamme, hanno offerto la loro disponibilità a collaborare per farsi
ascoltare.
Con loro ci siamo posti
delle domande che vorremmo presto condividere con tutta la
cittadinanza: Taranto vecchia agli abitanti o solo ai turisti?Il
Comune ha varato il progetto di “Rigenerazione Urbana”. Ma cos’è?
E a cosa serve? – Restituisce al quartiere tutti i servizi
necessari? – Restituisce il pieno uso dell’acqua agli abitanti
della Città Vecchia?- Salva gli stabili pericolanti? – Aiuta a
ripopolare il Quartiere con chi è stato allontanato dalla paura dei
crolli? – Dà la possibilità agli abitanti di creare piccole
ospitalità per i turisti, come si fa in altre città? La lettura
del progetto dà l’impressione che sia stato creato soprattutto per
chi ha la capacità di fare grossi acquisti di immobili, con
facilitazioni per soggetti capaci di gestire e di godere dei benefici
di un turismo concentrato. Occorre che il Comune risponda: quali
vantaggi avranno gli abitanti dell’Isola, finora soli nella lotta
al degrado?
Strano destino quello di
questi eterni separati in casa, il Comune di Taranto e gli abitanti
della Città Vecchia, da un centinaio di anni hanno smesso di
parlarsi pur condividendo la stessa isola. Nessuno sa esattamente
cosa stia facendo l'altro. Ma la partecipazione della cittadinanza
alla costruzione del nostro futuro non può più essere una farsa.
L'Osservatorio ha
cominciato e continuerà a fare quello che il Comune fatica da sempre
ad accettare: conoscere e collaborare con umiltà per rigenerare
davvero la memoria viva e la cultura antica della gente di Taranto.
Un valore inestimabile infinitamente più grande degli interessi di
bassa speculazione edilizia.
La strada è lunga, ma
ora più che mai non ci si può fermare. Martedì prossimo, dalle
ore 20:00 si terrà un altro incontro pubblico aperto a tutti presso
i locali del Comitato di quartiere, in via Paisiello.
Perché è ora di
esserci, proporre. Agire.
Osservatorio sulla
Rigenerazione Urbana.
Nessun commento:
Posta un commento