In data 4 novembre 2009 si è tenuta la XII udienza in corte d'Assise del processo di Taranto che vede coinvolte 19 persone accusate di associazione sovversiva locale.
Come previsto dal calendario sono stati ascoltati gli ultimi 10 testimoni citati dalla difesa.
I capi d'accusa sui quali i suddetti sono stati chiamati a testimoniare riguardano la presunta “irruzione” nella sede dell'emittente televisiva locale Studio 100 e l' introduzione “violenta” nei locali della Questura di Taranto avvenuta nel presidio che seguì le giornate del G8 di Genova che vide manifestazioni dimostrative in tutta Italia, relative alle violenze di quelle giornate.
PROSSIME UDIENZE:
-24 febbraio 2010:
requisitoria del PM e discussione di parte civile dell'accusa
-10 marzo 2010:
discussione di una parte del collegio difensivo
-17 marzo 2010:
discussione della rimante parte della difesa e sentenza finale
In data 14 ottobre 2009 si è tenuta l' XI udienza in corte d'Assise del processo di Taranto che vede coinvolte 19 persone accusate di associazione sovversiva locale.
Dopo la rinuncia di alcuni testi da parte della difesa, sono stati ascoltati i restanti testimoni.
Il primo dei quali, sindacalista della CGIL e membro della Lega Ambiente, è stato ascoltato per aver condiviso alcune attività sociali con alcuni degli imputati all'epoca dei fatti contestati.
La seconda testimone, sindacalista dello Slai Cobas, è stata ascoltata sui fatti riguardanti l'ingresso nella sede dell'emittente televisiva locale Studio100; sul medesimo avvenimento fu chiamato in aula il 19 maggio 2009 il direttore dell'emittente W. Baldacconi in quanto parte lesa.
All'ultimo teste, al tempo iscritto al Partito di Rifondazione Comunista, gli è stato chiesto di esporre i fatti relativi la manifestazione del 24 luglio 2001 indetta successivamente al contro vertice del G8 di Genova.
Nella prossima udienza prevista per il 4 novembre prossimo saranno ascoltati altri testimoni citati dalla difesa.
In data 30 settembre 2009 si è tenuta la X udienza in corte d'Assise del processo di Taranto che vede coinvolte 19 persone accusate di associazione sovversiva locale.
All'apertura dell'udienza è stato ascoltato il peritografo del Tribunale di Taranto il quale ha confermato l'avvenuta trascrizione delle intercettazioni telefoniche, compito questo che gli era stato affidato nelle udienze passate.
Successivamente sono stati ascoltati i tre testi rimanenti citati dalla PM Ida Perrone.
Il primo dei quali, A. Castellaneta, ha testimoniato sui fatti relativi alla sottrazione di una collanina raffigurante una croce celtica che il suddetto portava al collo. Castellaneta avrebbe poi sporto denuncia il giorno seguente riconoscendo i presunti responsabili dell'accaduto tramite le foto mostrategli dalla Digos.
Il secondo teste, funzionario della polizia, riferisce i fatti avvenuti in data 10 ottobre 2001 e inerenti l'imbrattamento di un muro nei pressi del muraglione. A tal proposito afferma di aver rintracciato successivamente tre individui in via Leonida, a cui sono state sequestrate alcune bombolette spray.
Il terzo teste espone i fatti avvenuti il 31 gennaio 2002; su tale accadimento ha già testimoniato il carabiniere Maiorino nella precedente udienza.
Secondo calendario nella stessa udienza avrebbero dovuto testimoniare gli stessi imputati, data l'assenza di quest'ultimi la PM ha rinunciato ad ascoltarli.
Nelle successive udienze stabilite per i giorni 14 ottobre e 4 novembre prossimi saranno ascoltati i testimoni citati dalla difesa.
In data 8 luglio 2009 si è tenuta l' IX udienza in corte d'Assise del processo di Taranto che vede coinvolte 19 persone accusate di associazione sovversiva locale.
Sono stati ascoltati sei testimoni citati dalla PM Ida Perrone.
Il primo, dipendente dell'agenzia interinale Man Power, testimonia sui fatti avvenuti in data 24-03-2001 inerenti l'imbrattamento della saracinesca della suddetta agenzia. Il testimone dichiara di essersi accorto per primo delle scritte, puntualizzando di non aver visto persona alcuna a compiere il fatto.
È stato successivamente ascoltato il responsabile del McDonald's in merito ai fatti: del 27 ottobre '01 affermando che durante un corteo alcuni dei manifestanti tentarono di entrare nel locale, preventivamente chiuso, riuscendoci e imbrattando i muri .
Il terzo testimone, funzionario della polizia provinciale, afferma che il 9 novembre del 2001 durante un sopralluogo ad un casolare abbandonato furono trovati pneumatici e bottiglie di birra vuote poste in modo da formare un recinto attorno al perimetro esterno del caseggiato, il quale presentava numerose scritte. Durante l'udienza si è evidenziato il fatto che il suddetto testimone non fosse presente durante il sopralluogo stesso e che all' interno della struttura non vi era nessun*.
Due testi hanno poi esposto la propria testimonianza facente riferimento al giorno 10 ottobre 2001 sull'imbrattamento di un muro; il primo dei due, allora coordinatore della squadra operativa della polizia di stato, dice di aver ricevuto al comando una telefonata anonima che segnalava la presenza di alcune persone intente a scrivere sui muri. Per verificare i fatti mandò una volante, a tal proposito il secondo teste del suddetto fatto afferma di aver identificato tre soggetti presso il mercato Fadini e ricorda di aver letto scritte contro la guerra.
L'ultimo testimone, un carabiniere di pattuglia durante il giorno dei fatti per il quale è chiamato a testimoniare, dice di aver fermato un'auto che camminava sulla corsia preferenziale e di aver prima identificato e successivamente condotto in caserma le persone presenti nel veicolo e di aver subito insulti personali per i quali non ha fatto alcuna denuncia.
In data odierna 15/8/09 si è tenuta una breve udienza in cui il PM I.Perrone ha consegnato la lista delle intercettazioni telefoniche al Peritografo del tribunale di Taranto il quale provvederà alla trascrizione delle stesse.
Nell'udienza successiva che si terrà il 30 settembre 2009 verranno ascoltati i rimanenti tre testi dell'accusa e in più il presidente della giuria ha richiesto l'esame degli imputati.
In data 10 giugno 2009 si è tenuta l' VIII udienza in corte d'Assise del processo di Taranto che vede coinvolte 19 persone accusate di associazione sovversiva locale.
La PM titolare dell'inchiesta, Ida Perrone, non era presente in aula sostituita dal PM De Giorgio.
I testimoni che avrebbero dovuto deporre erano altresì assenti, per tale ragione gli avvocati di difesa hanno chiesto la decadenza degli stessi. Nell'impossibilità di verificare attraverso il sostituto De Giorgio il reale buon esito delle convocazioni, il Presidente di Corte ha rinviato l'ascolto dei testi in data ultima 8 luglio. Se anche nella nuova udienza convocata non si dovessero presentare i testimoni d'accusa, quest'ultimi verranno considerati decaduti.
In data 19 maggio 2009 si è svolta
E’ stato ascoltato il solo direttore dell’emittente televisiva Studio100 Walter Baldacconi che è stato citato in quanto parte lesa.
Successivamente al suddetto interrogatorio si è presentato il perito Caforio che dopo il giuramento di rito, ha richiesto 60 giorni per depositare le trascrizioni delle intercettazioni. Per questo motivo nella prossima udienza che si terrà in data 10 giugno, verranno ascoltati i rimanenti testi che non hanno attinenza con le intercettazioni.
La testimonianza del direttore di Studio
Ad ogni udienza appare sempre più evidente la mancanza di quei presupposti su cui l'accusa faceva riferimento.
Il 14 Aprile si è svolta la VI udienza in corte d'Assise del processo Taranto, rinviata il 7/04 per indisponibilità di un giudice popolare.
Il calendario prevedeva l'ascolto di 5 testimoni dell'accusa tutti appartenenti alle forze dell'ordine.
Tuttavia oggi si è ascoltata la sola testimonianza del isp. Antonio Carluccio cha ha testimoniato praticamente su tutti i fatti contestati.
A seguito del corposo interrogatorio l'accusa ha deciso di rinunciare ad ascoltare i 3 dei restanti 4 testimoni previsti dal calendario appartenenti alle forze dell'ordine in quanto tutti i fatti erano già stati esaminati con le testimonianze di Carluccio e Cesareo (resa il 24 marzo).
Uno dei test a cui l'accusa non ha rinunciato è l'ispettore D'ambrosio in merito alle intercettazioni, che sarà ascoltato quando verranno fornite dal perito del tribunale le trascrizioni dei flussi telematici e telefonici.
Per quanto riguarda il testimone ascoltato si è limitato sostanzialmente a leggere le relazioni di servizio, aggiungendo ogni tanto qualche particolare contraddittorio o inesatto.
Dalle testimonianze fin ora ascoltate non si evince in nessun modo la fantomatica associazione sovversiva locale di cui parla l'impianto accusatorio e gli atti gravemente violenti fin ora esaminati non si allontanano di molto dagli sputi che Carluccio definisce ' violenti e immondi'.
Le prossime testimonianze dell'accusa sono previste il 19 Maggio dato che la data precedentemente fissata ( 27 Maggio ) si accavalla con la prossima udienza del processo ai 25 di Genova, per devastazione e saccheggio riguardante il G8 del 2001.
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