CHI VIVE NELLA LOTTA MUORE LIBERO
con tutto il fervore rivoluzionario
le compagne ed i compagni
hasta siempre Salvatore, Zio Antonio e Claudio

SENZA RAPPRESENTANZA NÉ ISTITUZIONE
NEL TUO RICORDO PER LA RIVOLUZIONE

venerdì 3 dicembre 2010

COMUNICATO STAMPA


4 DICEMBRE 2010 GIORNATA CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA
TARANTO
ore 17.00 - PIAZZA MARIA IMMACOLATA – banchtti informativi
ore 21.00 – COMITATO DI QUARTIERE “CITTA’ VECCHIA” – Festa dell’Acqua
La campagna referendaria della scorsa estate ha visto un milione e quattrocentomila donne e uomini italiani protagonisti della battaglia per la difesa dell'acqua come Bene Comune e Diritto Universale. Una battaglia di civiltà per dire NO AI PROFITTI sull'ACQUA dal grandissimo valore politico dato che è il popolo (sovrano) a chiedere di decidere senza intermediari sulla gestione dei Servizi idrici. Per questo chiediamo la MORATORIA: uno STOP alle PRIVATIZZAZIONI (previste dalla Legge Ronchi) FINO AL REFERENDUM.
IN PUGLIA
Le firme raccolte in puglia sono oltre 105.000 e sono un segnale chiaro: I PUGLIESI VOGLIONO L'ACQUEDOTTO PUBBLICO E PARTECIPATO! La legge regionale Pugliese per la RIPUBBLICIZZAZIONE dell'Acquedotto Pugliese è pronta dal dicembre 2009. La scorsa Giunta Regionale votò all’unanimità in favore del disegno di legge, facendo una precisa scelta politica.
PRIMA fu promesso che il disegno di legge sarebbe stato approvato in Consiglio regionale entro la fine della passata legislatura, ma così non è stato.
DOPO fu promesso, che il disegno di legge sarebbe stato approvato in Consiglio regionale entro i primi cento giorni dell’attuale legislatura, ma così non è stato.
OGGI il disegno di legge pugliese non è stato ancora approvato. E' stato proposto di “congelare” gli effetti della Legge Regionale di trasformazione in Ente di Diritto Pubblico dell’Acquedotto Pugliese. Una Legge che se approvata non verrà applicata! Eppure tutti (regione e movimenti) sapevano fin dall'inizio che si andava in direzione opposta rispetto all'impianto “privatizzatorio” della legislazione nazionale. Impianto confermato dalla sentenza della Consulta che ha bocciato il ricorso di alcune regioni contro la legge Ronchi.
Queste scelte mortificano le aspettative dei 105.000 pugliesi che hanno posto la firma nella campagna referendaria e chiedono un'acquedotto pubblico e partecipato.
Perchè si scrive acqua ma si legge democrazia.

03.12.2010 Comitato Acqua Bene Comune Taranto

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