viene presentato il libro "Spagna 36. Voci dal POUM"
con l'autrice, Isabella Lorusso.
Nel I995 l'autrice decide di raccogliere di persona delle testimonianze dai comunisti e dalle comuniste del Partido Obrero de Unificaciòn Marxista, vittima della repressione stalinista.con l'autrice, Isabella Lorusso.
trova delle persone lucide che raccontano senza esitazione i fatti vissuti in gioventù. Costoro hanno continuato l'attività politica in coerenza coi propri ideali,
alcuni chiarendo con propri scritti le vicende interne al campo repubblicano relative alla propria esperienza.
Il libro risulta un documento sobrio ma appassionante, di lettura chiara e scorrevole; utile per l'oggi, in quanto contribuisce a evidenziare quei nodi
problematici relativi al modo di organizzarsi della classe subalterna nello sforzo che ha saputo produrre per superare i rapporti sociali tutt'ora vigenti.
IV GIORNI DELLA MADONNA GIORNO 2 giovedì
IV GIORNI DELLA MADONNA GIORNO 3 venerdì
Giovedì 21 aprile, alle ore 21,00 nel comitato di quartiere "Città Vecchia", arco Paisiello,
dance hall con BOB ROCK E ZIO UMBERTO
-garange-punk-alternative-folk and more..
Pionieri musicali, fucina di idee per i giovani che si affacciano al mondo della musica:
Bob Rock e Zio Umberto provenienti dal quartiere Paolo VI e specificatamente dalle case bianche, dagli anni che vanno dal '80 ad oggi insieme con Alfi-Alfi (anche lui delle case bianche) sono sempre alla ricerca di gruppi musicali emergenti da proporre all'interno della città in cui vivono. Bob Rock 47 anni e Zio Umberto 57 anni hanno iniziato a collaborare nel 90 all'interno dello scantinato di Bob dove hanno cominciato ad aggregare giovani del quartiere portandoli fuori dall'emarginazione e dall'eroina. "Avevo un figlio Valerio, che riempiva la nostra vita e me lo hanno ammazzato. È caduto sul divano in quell'angolo, aveva la testa dove adesso c'è quel gattino di pezza. Sono stati i fascisti, forse per vendetta perchè Valerio faceva parte di Autonomia o forse per paura. Valerio era un loro nemico giurato, stava raccogliendo un dossier sui fascisti del quartiere, chissà? Ma da quel giorno viviamo con uno scopo, scoprire la verità su nostro figlio. Dare un nome ai tre assassini che ce l'hanno ucciso davanti agli occhi. Se la sua morte rimarrà un mistero. Mio figlio sarebbe ucciso per la seconda volta." Pina Carla Verbano
Venerdì 22 aprile, alle ore 18,30, nel comitato di quartiere "Città Vecchia", arco Paisiello,
viene presentato il libro "Valerio Verbano. Ucciso da chi, come, perchè" con l'autore,
Valerio Lazzaretti.
L'uccisione di Valerio Verbano non è un mistero. E' diventata tale solo per l'assenza di indagini vere, accurate, decise. Questo libro è un “processo indiziario” che copre abbondantemente quella assenza. Attraverso l'analisi di interrogatori, verbali, sentenze, documenti e libri prodotti dai neofascisti, ricostruisce e radiografa tutto quel che si mosse a destra tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli '80. Connette gruppi, figure, mitologie; fa luce sul proliferare di sigle sempre nuove e rivendicazioni multiple ideate per depistare, creare confusione, mimetizzarsi e cercare di parificare destra e sinistra. Compone i pezzi di un puzzle e alla fine qualcosa si capisce: ci sono individui, armi, identikit, formule retoriche che ritornano. Un cumulo di indizi che fanno chiarezza sulla morte di Valerio, ucciso il 22 febbraio 1980 nella sua abitazione, davanti ai suoi genitori legati e imbavagliati.
L'uccisione di Valerio Verbano non è un mistero. E' diventata tale solo per l'assenza di indagini vere, accurate, decise. Questo libro è un “processo indiziario” che copre abbondantemente quella assenza. Attraverso l'analisi di interrogatori, verbali, sentenze, documenti e libri prodotti dai neofascisti, ricostruisce e radiografa tutto quel che si mosse a destra tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli '80. Connette gruppi, figure, mitologie; fa luce sul proliferare di sigle sempre nuove e rivendicazioni multiple ideate per depistare, creare confusione, mimetizzarsi e cercare di parificare destra e sinistra. Compone i pezzi di un puzzle e alla fine qualcosa si capisce: ci sono individui, armi, identikit, formule retoriche che ritornano. Un cumulo di indizi che fanno chiarezza sulla morte di Valerio, ucciso il 22 febbraio 1980 nella sua abitazione, davanti ai suoi genitori legati e imbavagliati.
Sabato 23 aprile, alle ore 18,30, nel comitato di quartiere "Città Vecchia", arco Paisiello,
viene presentata la serata, intitolata ViolAzione, che vuole dare degli spunti di riflessione sulle diverse forme di violenza di genere frutto del dominio del patriarcato, dello stato e della religione, le più antiche e persistenti forme di oppressione esistenti a cui la società sembra essersi assuefatta. Predominante è in primo luogo il femminicidio, neologismo con il quale si nomina ogni forma di discriminazione e violenza rivolta contro la donna “in quanto donna” a prescindere dall'età e dall'estrazione sociale.
viene presentata la serata, intitolata ViolAzione, che vuole dare degli spunti di riflessione sulle diverse forme di violenza di genere frutto del dominio del patriarcato, dello stato e della religione, le più antiche e persistenti forme di oppressione esistenti a cui la società sembra essersi assuefatta. Predominante è in primo luogo il femminicidio, neologismo con il quale si nomina ogni forma di discriminazione e violenza rivolta contro la donna “in quanto donna” a prescindere dall'età e dall'estrazione sociale.
L'iniziativa verterà su letture recitate di alcune testimonianze reali di donne violate e calpestate, che hanno però trovato la forza di lottare, di reagire e di uscire dal silenzio.
Saranno inoltre presentati allestimenti e illustrazioni relativi alle diverse problematiche di genere.
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